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Forest Green Rovers, campioni di sostenibilità

Vincere: “risultare superiore in un concorso, in una gara di abilità, in una competizione sportiva”. Questa la definizione del dizionario Treccani di un verbo che da sempre è legato a doppio filo allo sport. Tuttavia, quel “risultare superiore” può voler dire molte cose. Si può essere superiori, semplicemente, per un punteggio più alto raggiunto durante una partita. Ma è superiore anche l’atleta che si è distinto per delle prestazioni straordinarie, seppur non vincendo il match. Superiore è anche il club che si caratterizza per una storia fatta di eventi particolari e speciali. Insomma, ci sono molti modi di vincere nello sport, ma anche nella vita.

Se allargassimo l’accezione del verbo vincere a tutti i numerosi ambiti nei quali si può primeggiare troveremmo una squadra che spicca indiscussa tra tutte le altre: il Forest Green Rovers Football Club che, ormai da anni, fa parlare di sè e non solo per le vittorie sul campo.

Sostenibilità è la parola chiave del club inglese, che ormai da anni si impegna attivamente al fine di lanciare un messaggio importante attraverso lo sport: il pianeta che abitiamo è la nostra casa e bisogna prendersene cura. Infatti, secondo Dale Vince, proprietario della squadra e industriale dell’energia verde, “come la musica e l’arte […] lo sport è capace di modellare la nostra cultura e guidare al cambiamento“.

Da questa linea di pensiero derivano molte delle scelte che i Rovers hanno fatto negli ultimi anni. Per prima cosa, la squadra utilizza energia proveniente solo da fonti riciclabili e, per questo motivo, sono stati installati dei pannelli solari sul tetto dello stadio attuale. Inoltre, per l’irrigazione del prato viene usata solo acqua piovana e l’erba non è assolutamente trattata con pesticidi.

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Inoltre, a breve il club si trasferirà in un nuovo stadio costruito al 100% in legno e ad emissioni 0. Un dettaglio altrettanto particolare è che tutti i giocatori e i membri della squadra conducono una dieta esclusivamente vegana, alimentazione che gli consente di non contribuire allo sfruttamento intensivo di allevamenti a energia non rinnovabile e con la quale decidono di non contribuire all’inquinamento ambientale.

Nelle passate stagioni, i Rovers hanno indossato kit realizzati in bambù, sostenibile ma anche leggero e traspirante e, anche in questo caso, sono stati dei veri pionieri. Passi avanti importanti nell’ambito della sostenibilità, grazie ai quali nel 2017 la FIFA ha nominato il Forest Green Rover Football Club “il club più green al mondo” mentre, l’anno successivo, l’ONU li ha insigniti del titolo di “Primo Club a emissioni 0”.

Forest Green Rovers Eco Stadium
Il nuovo stadio dei Rovers

La loro corsa verso uno sport più sostenibile non si è però ancora fermata. Infatti, il 2021 si è aperto con una grande novità che riguarda, ancora una volta, le maglie. Se una delle problematiche più importanti dell’ecologia è quella legata allo smaltimento dei rifiuti, i Rovers hanno optato per una maglia 100% riciclata. I nuovi kit, infatti, saranno composti per il 35% di fondi di caffè, si tratta di circa 3 tazze per ogni maglia. Il restante 65%, però, non sarà composto da fibre vegetali, pur sempre sostenibili, bensì da bottiglie di plastica riciclata. Anche in questo caso, la moderna tecnologia ha consentito di creare tessuti che siano il più possibile leggeri e traspiranti, ma che siano soprattutto prodotti riducendo a 0 le emissioni di rifiuti tossici per l’ambiente.

L’idea è ancora una volta innovativa e potrebbe aprire la strada a un discorso che troppo a lungo è stato rimandato nel corso degli anni. Seguendo l’esempio dei Rovers, altri club nelle ultime stagioni hanno deciso di prestare maggiore attenzione alla sostenibilità. Infatti, già da diversi mesi Manchester United, Liverpool, Juventus e Real Madrid hanno cominciato a realizzare kit in tessuti di plastica riciclata, portando avanti il dibattito aperto in modo pacifico ma deciso dai loro colleghi super green. Vince è molto ottimista a questo proposito e crede che tra poco tempo saranno moltissime le squadre che decideranno di abbracciare uno stile di vita più sostenibile.

In alcuni contesti basterebbe davvero poco per fare molto. A parte l’alimentazione esclusivamente vegana – sulla quale molti potrebbero controbattere e che non è possibile imporre a tutti i membri delle squadre per ragioni etiche – invitare lo staff a seguire una dieta più consapevole (parlando di sostenibilità) potrebbe essere un grosso passo avanti. Così come l’impiego di energia da fonti rinnovabili, l’eliminazione dei pesticidi e l’irrigazione con acqua piovana sarebbero dei gesti molto semplici ma molto efficaci per prendersi cura del Pianeta e, contemporaneamente lanciare un messaggio importante. Perché, a volte, vincere è anche questo.

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