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I palloni nello sport: il loro impatto sul pianeta e la ricerca di soluzioni sostenibili

Come riportato da Christian Brooks in un articolo per la BBC, il mondo del pallone (trasversale a tutti gli sport) influisce non poco sul nostro ecosistema. Nel 2018 il progetto fotografico Penalty di Mandy Barker ha raccolto in quattro mesi più di 992 foto di palloni abbandonati su 144 spiagge diverse. Una prova di come molti dei palloni che non vengono abbandonati in discarica, finiscono in mare. Di palloni di ogni forma e dimensioni ne vengono prodotti milioni in tutto il mondo, molti sono realizzati in pelle, ma è anche diffuso l’uso di gomma e plastica: tutti materiali che hanno un impatto negativo sull’ambiente. 

Una dipendenza dai prodotti animali e dalle risorse non rinnovabili

Secondo i dati di Wilson Sporting Goods, produttore ufficiale di palloni NFL dal 1941, una singola mucca può produrre circa 20 palloni della NFL. Per capirne l’impatto, basta considerare che il Super Bowl richiede 216 palloni, e ogni squadra ne riceve 54 per le partite della stagione e 54 per gli allenamenti. 

Ma perché l’uso di prodotti animali è un problema? Con l’Accordo di Parigi, i Paesi firmatari si sono posti l’obiettivo di ridurre le emissioni globali di gas serra, causa del cambiamento climatico. L’impatto degli allevamenti intensivi di bovini, secondo le stime dell’ONU, rappresenta più del 14% di tutti i gas serra di origine antropica. Le emissioni del bestiame includono anche il metano, che è fino a 34 volte più dannoso per l’ambiente rispetto alla CO2. Solo nel calcio si stima che ogni anno nel mondo vengano prodotti più di 40 milioni di palloni con livelli tecnologici sempre più avanzati. Al Rihla, il pallone della Coppa del Mondo di Qatar 2022, includerà un rilevatore di posizione, aumentando l’impatto ambientale della produzione. Tuttavia, Wilson, come altre aziende produttrici, ha affermato che gli animali da cui provengono le pelli per i suoi palloni non sono tenuti esclusivamente per questo scopo, ma sono utilizzati anche per la produzione di carne. L’azienda ha aggiunto di seguire ferree linee guida e politiche chiare che si basano su standard riconosciuti a livello internazionale.

Che fine fanno i palloni?

Il progetto di Barker ha dimostrato che molti tra palloni e palline finiscono in mare, ma alcuni sport hanno trovato modi per prolungare la loro durata. In Premier League, i palloni vengono riciclati ove possibile. I club utilizzano lo stesso set durante tutta la stagione, riutilizzandolo anche negli allenamenti. Il Tottenham, che è arrivato primo insieme al Liverpool nella classifica della Green League 2021, ha affermato che tutti i loro palloni vengono poi regalati ai cani poliziotto che operano al Tottenham Hotspur Stadium. I programmi di riciclaggio sono molteplici: dalle sessioni di riabilitazione alle donazioni di beneficenza. Le selezioni inglese e gallese di cricket, per esempio, una volta che le palle risultano inutilizzabili ai massimi livelli, le donano alle scuole.

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Come riportato sempre dalla BBC, stanno nascendo sempre più progetti che mirano a creare palloni più sostenibili non solo nei materiali, ma anche nei cicli produttivi. Ci sono aziende che affermano di produrre palloni e attrezzature sportive eco-compatibili. La Biodegradable Golf Balls produce palline da golf idrosolubili e biodegradabili. Mentre Eco Sport produce “attrezzature sportive di alta qualità” utilizzando “TPU ecologico e biodegradabile“. Questo particolare TPU, a differenza della plastica comune, è un incrocio tra una gomma e una plastica, e pertanto è molto più sostenibile e si degrada in massimo cinque anni. 

Ma queste innovazioni spesso si devono scontrare con diverse sfide; una su tutte la refrattarietà dei giocatori. Essendo creature abitudinarie, i giocatori hanno nella palla il loro strumento di lavoro principale e il minimo cambiamento può essere problematico. Per fare un esempio, nell’estate del 2006, l’NBA introdusse un nuovo pallone sintetico – si trattava della prima modifica apportata alla palla in più di 35 anni – ma i cestisti si lamentarono subito: non rimbalzava come quello vecchio, era troppo scivoloso e graffiava persino le mani. Cosa accadde? Il vecchio pallone di cuoio venne subito reintrodotto.

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