L’evoluzione del panorama sportivo globale negli ultimi anni ha visto un intreccio sempre più stretto tra economia, intrattenimento e geopolitica. Un esempio emblematico è rappresentato dall’ascesa di DAZN, la piattaforma di streaming sportivo che, grazie a una serie di mosse strategiche, si è posizionata come attore chiave nel mercato globale. Tra queste mosse spicca la partnership con l’Arabia Saudita, che ha permesso alla piattaforma di consolidare la propria posizione in un momento in cui il regno sta emergendo come uno dei maggiori investitori nello sport a livello internazionale. In questo contesto, le decisioni del presidente della FIFA, Gianni Infantino, assumono un ruolo cruciale nella definizione delle strategie future del calcio globale.
Questo accordo rivoluzionario con la FIFA rappresenta una pietra miliare nel percorso di DAZN per diventare la piattaforma di intrattenimento preferita dagli appassionati di sport di tutto il mondo
Shay Segev, amministratore delegato di DAZN
La FIFA, infatti, ha recentemente annunciato che la Coppa del Mondo per Club sarà trasmessa gratuitamente su DAZN, con la possibilità di sublicenziare i diritti ad altre emittenti in tutto il mondo. Questo modello rappresenta una mossa audace per aumentare l’accessibilità e suscitare interesse per un torneo che non ha mai avuto una presenza consolidata nel panorama sportivo globale. Infantino ha dichiarato che l’obiettivo è rendere questo evento uno dei più seguiti al mondo, paragonabile alla Coppa del Mondo maschile. “Grazie a questo accordo di trasmissione, miliardi di tifosi di calcio in tutto il mondo potranno ora guardare quello che sarà il torneo di calcio per club più accessibile di sempre, e gratuitamente“, ha affermato, sottolineando l’importanza di democratizzare l’accesso al calcio.
Per ottenere la partecipazione dei migliori club europei, la FIFA ha dovuto affrontare negoziati complessi, promettendo un montepremi sostanzioso. Ma la mancanza di trasparenza sui dettagli finanziari ha generato tensioni tra i club e l’organizzazione, nonostante Infantino abbia cercato di convincere le squadre dell’importanza del torneo, definendolo “il più meritocratico nella storia del calcio“. Affermazione che, però, stride con l’inclusione dell’Inter Miami di Lionel Messi, eliminata dai playoff della Major League Soccer al primo turno.
Le ambizioni della FIFA non si limitano a rendere il torneo un evento prestigioso, ma includono anche un obiettivo più ampio: spostare il centro finanziario e mediatico del calcio dall’Europa verso altre regioni. “Il nostro obiettivo è rendere il calcio veramente globale“, ha dichiarato Infantino, evidenziando la necessità di espandere le opportunità economiche e sportive oltre i confini tradizionali.
Ma il percorso verso il successo del torneo è stato accidentato. Un tentativo di venderlo rapidamente a un conglomerato giapponese sostenuto da finanziamenti del Golfo Persico è fallito nel 2018, e i piani per ospitare la prima edizione in Cina nel 2021 sono stati interrotti dalla pandemia di Covid-19. Più recentemente, la vendita dei diritti mediatici ha generato polemiche, con offerte significativamente inferiori alle aspettative. Fox, storica partner della FIFA, avrebbe offerto solo 10 milioni di dollari per i diritti, mettendo in discussione la sostenibilità economica del progetto.
L’accordo con DAZN, che secondo alcuni insider raggiungerebbe la cifra di un miliardo di dollari, rappresenta quindi una scommessa per Infantino, che deve bilanciare la necessità di generare ricavi con l’obiettivo di ampliare l’accessibilità del torneo. Simon Thomas, ex direttore commerciale della FIFA, ha osservato che l’organizzazione “dovrà essere creativa” per raggiungere i propri obiettivi finanziari. L’inclusione di archivi e contenuti digitali FIFA nella partnership con DAZN offre opportunità interessanti per monetizzare il vasto patrimonio storico del calcio, ma rimane da vedere se sarà sufficiente a coprire i costi del torneo.
Spostare l’asse del calcio globale verso regioni emergenti richiede non solo investimenti significativi, ma anche un cambiamento culturale e infrastrutturale. L’inclusione dell’Arabia Saudita nel panorama sportivo globale e la collaborazione con DAZN rappresentano passi importanti in questa direzione, ma sollevano interrogativi su come queste strategie influenzeranno il futuro del calcio.