superbowl 2025

Tutto quello che è accaduto al Super Bowl

Ci si aspettava una sfida epica tra le due migliori squadre della NFL. Ma alla fine, ciò che è andato in scena al Superdome di New Orleans è stato un vero e proprio tracollo per i Kansas City Chiefs, travolti da una prestazione dominante dei Philadelphia Eagles.

Con un Jalen Hurts ispirato e una difesa implacabile, gli Eagles hanno spezzato il sogno dei Chiefs di entrare nella storia con un “three-peat” e hanno invece gettato le basi per il loro dominio futuro in NFL.

Il crollo dei Chiefs: fine di un’era?

Dopo il trionfo dello scorso anno contro i San Francisco 49ers in un Super Bowl da record con 123 milioni di spettatori, i Chiefs erano determinati a diventare la prima squadra della storia a vincere tre titoli consecutivi. Ma il caldo di New Orleans ha fatto da cornice a una serata da incubo per Patrick Mahomes e compagni. Dopo un primo quarto equilibrato, la difesa degli Eagles ha preso il sopravvento nel secondo, mettendo in ginocchio la linea offensiva dei Chiefs e spingendo Mahomes, il quarterback più affidabile della lega, in una spirale di errori inusuali. Nel giro di pochi minuti, il fuoriclasse di Kansas City ha lanciato due intercetti devastanti: il primo, ritornato direttamente in touchdown, il secondo trasformato in sei punti dal ricevitore AJ Brown nella giocata successiva.

Kendrick Lamar non era ancora salito sul palco per l’halftime show, eppure i Chiefs si trovavano già sotto di venti punti, incapaci di reagire. Quando Worthy ha finalmente segnato per Kansas City, gli Eagles avevano già allungato il vantaggio con una giocata spettacolare di DeVonta Smith e un field goal di Jake Elliott, che nel finale ha aggiunto altri due punti per suggellare la vittoria.- Anche senza una prestazione dominante di Saquon Barkley – che ha corso per sole 57 yard, pur stabilendo il record per il maggior numero di yard in una stagione, inclusi i playoff – Philadelphia ha demolito i Chiefs.

Nonostante una reazione tardiva di Mahomes con tre touchdown nel finale, la serata si è chiusa nel peggiore dei modi per Kansas City: il loro leader è stato placcato sei volte – un record personale – e intercettato due volte. Il tutto sotto gli occhi di Andy Reid, ex coach degli Eagles, che ha visto la sua squadra spazzata via dai suoi vecchi rivali.

Trump e Swift: l’altra sfida del Super Bowl

trump taylor swift

Il Super Bowl è sempre più di una semplice partita di football, e quest’anno non ha fatto eccezione. L’attenzione si è divisa tra due personaggi simbolo degli Stati Uniti di oggi: Donald Trump e Taylor Swift. L’apparizione del primo è coincisa con la decisione della NFL di rimuovere la scritta End Racism dalla end zone, sostituendola con “Choose Love”, il che ha alimentato ulteriori discussioni.

Ma se Trump ha diviso l’arena, a Taylor Swift è andata anche peggio. Reduce da un Super Bowl 2024 in cui aveva sostenuto e festeggiato la vittoria del fidanzato Travis Kelce, quest’anno la popstar è stata fischiata pesantemente dai tifosi di Philadelphia alla sua prima apparizione sul grande schermo. Un duro colpo per la cantante, che aveva appoggiato la candidata rivale di Trump, Kamala Harris, alle elezioni del 2024.

Sui social, Trump non ha perso l’occasione per alimentare la polemica:

“L’unica che ha avuto una serata peggiore dei Chiefs è stata Taylor Swift. È stata fischiata fuori dallo stadio. MAGA è molto spietata.”

A difendere Swift ci ha pensato Serena Williams, che ha scritto su X:

Ti amo Taylor Swift, non dare ascolto a quei buuuu!!

Nel frattempo, Kelce ha vissuto una serata altrettanto difficile in campo: la difesa degli Eagles lo ha annullato completamente, rendendolo irrilevante nella partita più importante dell’anno.

L’halftime show di Kendrick Lamar ha infiammato New Orleans

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Se la partita è stata un trionfo per gli Eagles, lo spettacolo dell’intervallo ha consacrato ancora una volta Kendrick Lamar. Annunciato da Samuel L. Jackson in versione Zio Sam, il rapper ha dominato il palco con un set di 13 minuti, forte dei suoi cinque Grammy vinti la settimana precedente. La sua esibizione ha visto la partecipazione della collega SZA per le hit “All the Stars” e “Luther”, mentre la leggenda del tennis Serena Williams ha sorpreso tutti con un’inaspettata apparizione come ballerina.

Ma il momento più discusso è stato Not Like Us, il brano con cui Lamar ha acceso la sua rivalità con Drake, accusandolo di appropriazione culturale e pedofilia. A causa delle controversie legali, non era certo che il brano potesse essere eseguito. Lamar ha censurato la parola “pedofilo”, ma ha mantenuto tutti gli altri testi, infiammando il pubblico.

New Orleans si rialza dopo la tragedia

A cinque settimane dalla terribile strage di Capodanno – in cui un veterano dell’esercito si è lanciato sulla folla uccidendo 14 persone – New Orleans ha dimostrato di saper risorgere. Con 65.719 tifosi sugli spalti e un’atmosfera di festa, la città ha accolto l’evento con misure di sicurezza senza precedenti, trasformando il Super Bowl 59 in una celebrazione di unità e resilienza.

Toccante il momento prima del kickoff, quando i soccorritori di New Orleans hanno mostrato le foto delle vittime, con le loro famiglie presenti al lancio della moneta iniziale. Jazz e tradizione hanno accompagnato gli inni pre-partita, mentre la città ha ribadito il suo ruolo iconico nella storia della NFL, ospitando per l’undicesima volta il Super Bowl, eguagliando il record di Miami.

Un Super Bowl storico: tra trionfi, disfatte e spettacolo

Il Super Bowl 59 sarà ricordato per molti motivi:

✅ La caduta dei Kansas City Chiefs e il dominio degli Eagles
✅ Il caos mediatico intorno a Trump e Taylor Swift
✅ Lo spettacolo incendiario di Kendrick Lamar
✅ L’orgoglio di New Orleans, rinata dopo una tragedia

Philadelphia è ora la squadra da battere. Il sogno del three-peat di Mahomes si è infranto sotto i colpi di una difesa implacabile. E, come sempre, il Super Bowl ha dimostrato di essere molto più di una semplice partita di football.

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