Nascere in una famiglia di sportivi, come quinto figlio, equivale a respirare ossigeno e allenamenti fin dai primi vagiti. Se poi nasci in una famiglia di ciclisti con molta probabilità impari a pedalare ancora prima di camminare e correre Leggi di più
È possibile salvarsi la vita solo per aver mangiato una carbonara? Sembra una domanda assurda, eppure, è proprio questo che è successo a Sebastien Bellin, l’ex cestista che oggi può vantare una lunga carriera sportiva proprio grazie a tre piatti di carbonara. Leggi di più
Non è facile rinvenire, nel panorama del secolo scorso, un atleta che ha cambiato il proprio sport come ha fatto il leggendario Johnny Unitas, quarterback senza pari degli allora Baltimore Colts. Leggi di più
La fronte alta, lo spazio imponente tra i capelli, rigorosamente schiacciati, resi piatti dalla moda di Rodolfo Valentino e Fred Astaire. Il sorriso, appena abbozzato in alcune foto, smagliante in altre, onesto e reso ancora più pulito da quegli occhiali tondi che lo rendevano un fumetto e, a pensarci bene, persino l’incarnazione di una sua convinzione, ovvero che lo “0-0 è il risultato perfetto”. Quel tipo di montatura era la perfetta riproduzione grafica di quella deduzione. Non a caso per definire uno 0-0 viene usata ancora la formula: “occhiali”. Leggi di più
Zaca·
Molto probabilmente non sapremo mai con certezza a cosa pensava Marcelle quella mattina del 1913. Leggi di più
Il torneo, la vendita delle maglie e il tam tam di notizie che dalla rete sono state riprese dai media di Australia e Regno Unito, ha fatto rinascere la voglia di calcio in Micronesia e rianimato una federazione che da tempo aspettava una scintilla per ricominciare a giocare. Leggi di più
É il 24 giugno 1995, stadio Ellis Park di Johannesburg. Gli Springboks affrontano gli All Black. Gli occhi di tutti il mondo sono puntati su quel campo e sull’uomo che da poco più di un anno è diventato Presidente del Sudafrica, Nelson Mandela. Al suo ingresso nello stadio la folla lo acclama e all’unisono grida il suo nome: «Nelson! Nelson! Nelson!». Leggi di più
Gennaio 1938. Il diretto Bologna-Parigi è affollato. C’è un po’ di tutto, semplici vacanzieri, commercianti, gente normale. Ma non solo. Tra i vagoni di quel treno c’è anche un uomo. Un uomo che di normale ha ben poco. È un ungherese, ebreo, di bell’aspetto, elegante. Non è solo, con lui nello scompartimento ci sono sua moglie Elena e i suoi figli, Roberto e Clara. Il suo nome è Árpád Weisz. Leggi di più
Prima di Bud Spencer, c'era Carlo Pedersoli, napoletano verace, rapsodico giramondo e uno dei più grandi nuotatori italiani. Leggi di più
Quando si parla di campionati europei di calcio viene in mente solo un nome: Henri Delaunay, l'estroso calciatore/arbitro/dirigente sportivo francese che amava il calcio più della sua vita. Henri Delaunay fu definito Monsieur Europe per la sua voglia infinita di essere parte integrante nel mondo del calcio. Leggi di più
La storia dell’İstanbul Başakşehir, la squadra turca che più di tutte è legata al governo e ad Erdoğan Leggi di più
Non esiste nazione africana che non abbia subito espropriazioni, razzie e privazioni di ogni genere. La storia dell’Angola – al tempo Africa Occidentale Portoghese - coincide inesorabilmente con quella coloniale del Portogallo. Leggi di più