Esiste, ma pochi lo conoscono. Potrebbe passarvi accanto e non lo riconoscereste. Eppure è difficile trovare qualcuno a cui il suo nome non suoni familiare
Chi non conosce Le Cirque du Soleil? A livello globale la compagnia circense, con tutte le sue succursali, è conosciuta per le pochissime (e pagate a peso d’oro) apparizioni televisive
L’Inghilterra è storicamente una nazione inespugnabile. L’ultimo che riuscì a conquistarla fu Guglielmo I, duca di Normandia, nel 1072. Dopo di lui molteplici sono stati i tentativi di invadere l’isola e tutti fallimentari. Nei secoli ci hanno provato Filippo II con la sua Invincibile Armada, Napoleone e da ultimo perfino Hitler.
Tra tutti gli sport esistenti sicuramente quello dell’alpinismo e della scalata é quello che da sempre detiene il maggior fascino poetico. Del resto, la letteratura dedicata alla scalata di cime impossibili é infinta e ricca di fascino.
È il 1939 quando in America esce un libro destinato a diventare un caposaldo della letteratura mondiale, talmente potente da creare una forte spaccatura
C’è un dipinto del 1929 ad ispirare la ricostruzione della leggenda di Gigi Riva fatta magistralmente da Carlo Vulpio. Un quadro semplice sia per linee che per colori, immediato però nel consegnarci un’immagine evocativa
Gilles Deleuze in Pourparler riflette sulla modernità, mettendo in discussione alcuni capisaldi della cultura moderna. Nella sua riflessione analizza soprattutto il rapporto tra creazione, riflessione e imitazione.
Nel 1923 Gabriele D’Annunzio si era ormai ritirato nella villa di Cargnacco, il Vittoriale, ed in quel ritiro volontario si era appassionato al canottaggio, diventando un assiduo frequentatore delle Agonali del Reno, nome da lui ideato per omaggiare le regate sul Lago di Garda.
Rocky, Rambo e Sting l’America li vuole così" cantava nel 1986 Antonello Venditti in una canzone che raccontava gli stereotipi a stelle e strisce e che a dire del cantautore romano riguarderebbero tutti il mito della forza.
Olimpiadi messicane, anno 1968. Le Olimpiadi che iconograficamente tutti ricordiamo per quel podio e quelle braccia alzate verso il cielo di Tommie Smith, John Carlos e Peter Norman in onore della difesa dei diritti civili della popolazione americana di colore.
Se dovessimo raccontare la scomparsa di Luis Sepúlveda, dovremmo raccontarla come una fuga verso l’alto, come una storia di passione e di vita. Potremmo usare una tante metafore della vita a cui lo scrittore cileno ci aveva abituato.
Campo lungo, terra rossa, America. Sterpaglie, sabbia portata in giro dal vento. Caldo, un caldo tutt’altro che piacevole, un caldo che ti fa sentire in un forno in cui il protagonista dell’arrosto sei tu. Campo lungo ancora, ma con alcuni particolari. Al centro di un campo di terra rossa quadrangolare c’è un ragazzo dinoccolato e magro