flat eath fc

Flat Earth FC

In Italia almeno su alcune cose siamo abituati bene. Il nostro rigore, spesso un pò bacchettone, risolve questioni imbarazzanti che potrebbero nascere da una smaccata fantasia. Almeno nell’ambito dello stile, diciamo. In campo calcistico e in modo specifico sulla scelta dei nomi dei nostri club, argomento di cui ci occuperemo oggi, siamo abituati bene. Abbiamo le squadre con nomi derivanti dalle città in cui fanno base, dal Milan che si internazionalizzò ante litteram al Napoli e via dicendo. Abbiamo i nomi scelti per il loro ispirare delle caratteristiche, Internazionale (ovvia la spiegazione) fino alla Juventus derivante dal latino, gioventù. Non mancano però le curiosità, come una delle due squadre genovesi che deve il proprio nome alla fusione delle due squadre che diedero vita alla Sampdoria, ovvero la Sampierdarenese e la Andrea Doria Polisportiva. Ma qualche chicca l’abbiamo anche noi, per esempio la squadra di Bergamo che ha deciso di farsi rappresentare dall’eroina greca Atalanta, nota per la sua abilità nella caccia e nella corsa, caratteristiche che quest’anno più che mai hanno baciato la combattiva squadra nera-azzurra. Sul filone mitologico si piazzano anche alcune squadre europee, l’Ajax su tutte, Dal mitico guerriero omerico. Con le normali eccezioni possiamo dire però, che il filone europeo è abbastanza allineato sul nome classico, città + aggettivo o denominazione sociale.

Tutto questo fino a quando nella storia europea e mondiale si è affacciato un club decisamente originale, il Flat Earth FC. Per la prima volta nella storia una squadra nasceva intorno non al nome della città ospitante o di qualche figura mitica, bensì per la rivendicazione della causa terrapiattista. Il Presidente del Fiat Earth FC Javi Poves, rilevando il precedente club Mostoles Balompié e per festeggiare l’arrivo in terza categoria, ha deciso di dedicare il nome della squadra a tutti i seguaci della teoria della Terra piatta e a tutte le persone in cerca di risposte. Apparentemente una trovata pubblicitaria (che di certo ha funzionato) però, la causa viene perorata con grande determinazione e dispendio di energie, basti vedere il video promozionale girato per raccontare la nuova avventura della neopromossa spagnola. Javi Poves, di certo personaggio controverso e carismatico, racconta la sua vita e suoi successi, arrivando a spiegare quali sono le intenzioni della combattiva compagine iberica. Ironia c’è ne poca, c’è invece la chiara presa di posizione a favore di quella che viene sentita come una “causa”, una “missione”.

Forse l’unica squadra che vagamente può vantare un coté così ideologico è il Santa Klaus  Fc, squadra finlandese che vanta oltre al potente brand nazionale dalla loro parte anche una iconografia abbastanza chiara dedicata al Nonno del Natale mondiale. Ma tornando sulle futilità, campo in cui sono campione, facendo il giro del mondo, si scoprono nomi davvero stravaganti, a doppio e triplo senso, vittime inconsapevoli delle traduzioni e delle consonanze in altre lingue.

Fa molto ridere di certo il Nadroga con base a Lawaqa Park nelle meravigliose Isole Fiji, il cui cavallo nel gagliardetto apre delle perplessità invece che chiuderle e accresce dei sospetti sulle abitudini alchemiche di questo team. Ma i buono fijiani non sono gli unici a smarrirsi nella traduzione, un caso eclatante e che fa tanto ridere gli inglesi è il Club Deportivo Morón, squadra argentina dell’omonima città, ignari del fatto che in inglese moron volesse dire “idiota”. Pensate ai poveri tifosi inconsapevoli nel gridare “Siamo tutti Moron!”. Cose che fanno ridere gli inglesi, ma c’è anche per noi ancora.

Personalmente credo che l’assonanza peggiore per noi italiani sia proprio quella di un’altra squadra Argentina, il Chaco For Ever, invito neanche troppo velato a non avere mai, per sempre, problemi di stitichezza in una sorta di tondelliana memoria e del suo mitico Pao Pao.

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